In questo video parlo dell’ottavo motivo per cui è importante che tutti pianifichino la propria pensione e cioè: Perché non sappiamo quanto sarà costante la nostra carriera e se ci saranno in futuro periodi di assenza o limitata contribuzione.
Nel video precedente abbiamo visto il caso della carriera brillante e quindi con contributi crescenti, dove pianificare la pensione risulta fondamentale per ridurre il gap previdenziale, figuratevi quanto risulti importante farlo nel caso di buchi contributivi, quindi periodi della nostra vita dove, per un motivo o per un altro, non abbiamo versato o non verseremo contributi o ne verseremo pochi.
Questo, come sapete meglio di me, può accadere per svariati fattori, che non sempre dipendono dalla nostra volontà: magari all’inizio della nostra carriera, quando eravamo giovani e in qualche modo ingenui, abbiamo accettato di lavorare in nero, oppure abbiamo avuto o avremo dei periodi di lavoro saltuario o stage a bassissima retribuzione, periodi di inoccupazione, disoccupazione che oggi viene chiamata NASPI, o periodi di lavoro partime ecc.
Bene, queste situazioni producono due effetti principali sulla nostra futura pensione:
- non ci fanno accumulare anzianità contributiva, quindi anni, o meglio settimane, utili per maturare il requisito di anzianità per andare in pensione, che vi ricordo ad oggi sono ben 41 anni e 10 mesi per le donne e 42 anni e 10 mesi per gli uomini per la pensione di anzianità e 20 anni per la pensione di vecchiaia.
- Accumuliamo poco montante contributivo che si tradurrà in un basso assegno pensionistico.
In entrambi i casi risulta fondamentale pianificare e monitorare la propria pensione futura attraverso la Pianificazione Previdenziale, questo ci servirà, in primis, per sfruttare in maniera corretta tutti i sistemi di previdenza complementare e quindi né sovradimensionare né sotto dimensionare questo strumento, versando il giusto per ottenere la pensione che desideriamo, in secondo luogo per poter pianificare sistemi di uscita anticipata dal mondo del lavoro (come per esempio la RITA), nei casi in cui l’anzianità contributiva risulti scarsa.
Buona visione!
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